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Piante selvatiche – Angelica

Particolare dell'infiorescenza

Angelica
Angelica silvestris

Famiglia: Ombrellifere
Nome volgare: Angelica selvatica
Pianta biennale raramente perenne

Nella famiglia delle ombrellifere si nascondono piante velenose; quindi l’identificazione dell’Angelica deve essere fatta con una certa attenzione, per non ritrovarsi poi di fronte a serie intossicazioni.

Grosso modo le ombrellifere si somigliano un po’ tutte e la loro classificazione, almeno le prime volte, deve partire dai semi (frutti); solo quando sarete più bravi, potrete giudicarle dalle foglie, odore, portamento, etc. 

È alta spesso oltre il metro e mezzo, ricca di ombrelle con i fiori assai piccoli, di colore normalmente bianco, più raramente rosa.

I frutti hanno tre costole poco marcate sul dorso e sono delle dimensioni di una comune lenticchia. Spesso confusa con la sorella (Angelica arcangelica) anch’essa commestibile, ma di dimensioni maggiori.

In cucina può essere usata (meglio se mista ad altre) come erba cotta, nelle frittate, in zuppe e minestroni; i grossi gambi possono inoltre essere canditi.

Proprietà naturali

Le radici di Angelica vengono utilizzate nella medicina tradizionale austriaca come infuso o tintura per il trattamento di disturbi del tratto gastrointestinale, del tratto respiratorio, del sistema nervoso e anche per combattere febbre, infezioni e influenza. Ha proprietà spasmolitiche, digestive e può essere utilizzata in caso di iperacidità gastrica, meteorismo e in caso di debolezza dovuta a convalescenza. E’ anche tonica, antinfiammatoria ed espettorante oltre ad essere utile per calmare mal di testa e dolori mestruali.