“Respirare la foresta” riduce istantaneamente l’ormone dello stress, il cortisolo, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, mentre aumenta i globuli bianchi presenti nel sangue. Sorprendente? In realtà no.
Non ci siamo evoluti per vivere una vita frenetica circondati dal cemento delle città, in case asettiche, ma che puliamo com prodotti le cui esalazioni sono più nocive del fumo del tabacco. Quindi non c’è da meravigliarsi se soffriamo di così tanti problemi mentali e fisici, causati da una vita sedentaria, tra asfalto e cielo (inquinato). Siamo stati separati dal nostro habitat naturale e viviamo in cattività. Per il nostro corpo e la nostra mente, tornare alla natura, è il caso di dirlo, è una vera e propria botta di vita.
Gli alberi sono le colonne del mondo, quando gli ultimi alberi saranno stati tagliati, il cielo cadrà sopra di noi.
Detto dei nativi americani
Ma che cos’è della foresta che ci riporta all’omeostasi? Dall’alba della civiltà in Giappone, quando un paziente soffre di stress, depressione o ansia, invece di un Prozac o uno Xanax, i medici prescrivono di immergersi nel verde, nei suoni e soprattutto negli odori della foresta.
I segreti dello Shinrin-yoku
Il termine giapponese Shinrin–yoku letteralmente significa “trarre giovamento dell’atmosfera della foresta” o “bagno nella foresta. Un po’ come prendere il sole, significa assorbire gli elementi curativi della foresta, specialmente le fragranze sprigionate nell’aria.
I soggiorni nella foresta sono una terapia diffusa in Giappone e Corea, e sono addirittura coperti da assicurazione medica, come per le nostre cure termali.
Alcuni ricercatori attribuiscono gli effetti calmanti del bagno nella foresta al nostro senso di meraviglia quando osserviamo la bellezza naturale e, anche se questo è certamente un grande aiuto, le ultime ricerche si sono concentrate sull’olfatto e su quello che si respira in questi ecosistemi.
Qing Li, professore alla Scuola Medica Nipponica nella capitale, ha misurato l’attività delle cellule Natural Killer (NK) prima e dopo l’esposizione alle piante, cellule direttamente associate alla salute del sistema immunitario e alla prevenzione del cancro.
Uno studio condotto dallo stesso Li nel 2009 ha mostrato importanti incrementi nell’attività delle cellule NK nella settimana successiva all’esposizione e come gli effetti positivi durino fino a un mese dopo.
Ciò è dovuto principalmente alla presenza di vari oli essenziali, chiamati comunemente fitocidi, che si trovano nel legno, nelle piante e in alcuni frutti e verdure, che gli alberi emettono per proteggersi da germi e insetti.
Respirando a pieni polmoni nella natura, ci sentiamo meglio non solo perché immettiamo aria fresca e pulita, ma anche perché inaliamo fitocidi.
Gli studi collegano il bagno della foresta a una serie impressionante di benefici per la salute, tra cui riduzione degli ormoni dello stress, aumento dell’immunità, miglioramento della memoria e un generale miglioramento della condizione psicologica.
“Migliaia di persone stanche, nervose e civilizzate stanno iniziando a scoprire che la natura selvaggia è una necessità.”
John Muir – Naturalista
Shinrin-yoku - Immergersi nei boschi
“Lo shinrin-yoku è come un ponte: ci porta ad aprire i sensi, colma il divario tra noi e il mondo naturale. E quando siamo in armonia con la natura possiamo iniziare a guarire. Il sistema nervoso può resettarsi, il corpo e la mente possono tornare al proprio stato ideale. Anziché fuori fase, ci ritroviamo sintonizzati con l’ambiente che ci circonda, ci sentiamo rinvigoriti e ristorati. Forse la nostra passeggiata nel bosco non ci porterà molto lontano, ma immergendoci nella natura lo shinrin-yoku ci riporta a casa: ci riconduce al nostro io più profondo.”
In Italia sono diverse le iniziative volte a far conoscere questa pratica semplice quanto preziosa. Nasce così il Bosco del Sorriso, in provincia di Biella, un percorso speciale percorribile soprattutto da giugno a settembre, quando le foglie sono al loro massimo e quindi anche gli effetti benefici che vi si ottengono. Il tragitto ad anello, che parte dal Bocchetto Sessera si estende per 4,8 km. E’ facile e per tutti; all’inizio del percorso è possibile ritirare la chiave dell’Eremo di Maria, un luogo contemplativo che si trova lungo il cammino.
Anche il Trentino infine si sta attrezzando per lo Shinrin-yoku, poiché sempre più hotel e resort propongono itinerari nei boschi, completi di corsi propedeutici per imparare le giuste tecniche respiratorie. Non resta che provare!