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L’inquinamento atmosferico ci fa perdere un anno scolastico

Inquinamento è sinonimo di cattiva salute, ma quello che i ricercatori hanno scoperto è che può influire anche sulle capacità cognitive.

Ricercatori della Yale University in Connecticut, della Beijing Normal University e della Peking University in Cina, hanno effettuato uno studio comparativo sulle persone che in Cina vivono in zone ad alto tasso di inquinamento atmosferico, principalmente le grandi aree urbane. Quello che hanno scoperto è che nei test sulle capacità intellettive, prendono voti peggiori. In parole semplici: più si respira aria inquinata, più le capacità intellettive diminuiscono.

“L’aria inquinata può causare una riduzione del livello di istruzione equivalente a quella di un anno, che è tantissimo”, ha detto il professor Xi Chen della Yale School of Public Health.

“L’invecchiamento del cervello causato dall’inquinamento atmosferico impone costi sanitari ed economici sostanziali, considerando che il funzionamento cognitivo è fondamentale per gli anziani sia per l’esecuzione di attività quotidiane, sia nella capacità di prendere decisioni ad alto rischio”, scrivono i ricercatori.
I ricercatori hanno inoltre rilevato gruppi particolari che risentono maggiormente dei danni provocati dall’inquinamento atmosferico: maschi, anziani e persone con un basso reddito.

“L’inquinamento atmosferico è associato allo stress ossidativo delle cellule del cervello”, ha affermato Derrick Ho, ricercatore presso l’Università Politecnica di Hong Kong.

Anche se non si vive in una grande città, l’inquinamento atmosferico è presente, sebbene in concentrazioni inferiori. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che 9 persone su 10 in tutto il mondo respirino aria inquinata.

“Ma non esiste una scorciatoia per risolvere questo problema”, afferma Xi Chen, un ricercatore di Yale che ha lavorato allo studio. “I governi hanno davvero bisogno di adottare misure concrete per ridurre l’inquinamento atmosferico.”

Mappa mondiale dei morti provocati dall’inquinamento atmosferico.
Solo in Italia sono 84.300 morti l’anno.

Corpo e mente vengono pesantemente danneggiati da un modello di sviluppo che viene associato a progresso e benessere, ma che invece sta lentamente avvelenando gli esseri viventi di questo pianeta. Dati e informazioni che dimostrano come si stia andando nella direzione sbagliata, sono ormai alla portata di tutti.

Tornare alla Natura significa anche allontanarsi dalle priorità di questa società, solo così sarà possibile preservare il pianeta e la nostra stessa esistenza.